dora
(giovedì 7 marzo 2013)
Categoria: Rabbia
Io, lo sapevo!
Quando, circa 30 anni fa mi ripetevano :" vedrai, quando saranno grandi...." io mi dicevo :" Per me si sono dimenticati, cosa vuol dire avere dei figli piccoli!" Ora, invece so quanto fosse vera quella litania che mi ripetevano sia mia madre, che mia suocera.Allora, al massimo mi preoccupavo per un po' di febbre, o mi innervosivo per un capriccio eccessivo; mi stancavo fisicamente, questo si, quando non si vedeva la fine di una giornata, con loro che ancora saltavano sui letti, invece di dormire.
.....ma ora: tra le altre infinite preoccupazioni, tutti e tre hanno comprato la moto e ovviamente ora sono in ansia tutto il giorno. E naturalmente avevo ragione: il più grande (l'ultimo in ordine di tempo a cedere), è caduto, scivolando su un tombino reso viscido dalla la pioggia; Risultato - e gli è andata bene- frattura del capitello del radio (braccio-gomito).
Io lo sapevo, me lo sentivo, e ancora temo specie per il piccolo che è piuttosto "scavezzacollo"
Ma che ci posso fare?? Ditemi voi!
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Betta (Anonimo)
(giovedì 7 marzo 2013)
Ahi... mi dispiace per tuo figlio a cui faccio tantissimi auguri di rimettersi presto.
Da figlia però ti dico: i figli non li puoi mettere sotto una campana di vetro, devono vivere. Anche se l'imprevisto può sempre scappare, anche se puoi sempre cercare di essere prudente ma mai potrai controllare tutto.
Te lo dice una che a 15 anni si è rotta un femore in un incidente col motorino. E la colpa non era mia, ma dell'auto che non mi ha vista e mi ha tagliato la strada.
Ora parlo da figlia, lo so. E probabilmente quando sarò (speriamo) anch'io mamma, e peggio ancora con figli grandi, avrò le stesse ansie e dirò le stesse cose che hai scritto tu.
Da figlia però ti dico: i figli non li puoi mettere sotto una campana di vetro, devono vivere. Anche se l'imprevisto può sempre scappare, anche se puoi sempre cercare di essere prudente ma mai potrai controllare tutto.
Te lo dice una che a 15 anni si è rotta un femore in un incidente col motorino. E la colpa non era mia, ma dell'auto che non mi ha vista e mi ha tagliato la strada.
Ora parlo da figlia, lo so. E probabilmente quando sarò (speriamo) anch'io mamma, e peggio ancora con figli grandi, avrò le stesse ansie e dirò le stesse cose che hai scritto tu.
Assunta
(giovedì 7 marzo 2013)
20:33 del 07-03-2013
Cara Dora, sarà retorica, ma questo è essere genitori. Noi madri siamo fatte così, certamente come dice Betta non possono vivere sotto le ali della chioccia, ma è difficile lasciarli andare, te lo dice una che, esageratamente, non li mandava da soli nemmeno dai nonni al mare. Quando hanno avuto la chiamata di leva i miei gemelli, sono stata male non sai quanto, passavo le nottate in poltrona, fra le lacrime mi davo della stupida, ma era più forte di me! Ricordo quando una moto ha investito un mio gemello, era domenica e stavo cucinando, quando mi hanno suonato il campanello per dirmi che mio figlio aveva avuto un incidente, sono scappata a piedi nudi e con il vestito lungo che solitamente porto in casa, sono corsa in auto e arrivata sul posto, sono svenuta nel vedere mio figlio per terra in attesa dell'ambulanza, solitamente davanti alle avversità mi sento abbastanza coraggiosa, però quando si tratta dei miei figli, perdo tutte le sicurezze e sono pervasa da paure e ansie. Questo penso sia quello che succede a te, perchè noi mamme, siamo fatte in serie, apprensive fino all'eccesso, penso che per assurdo, un marito o compagno, lo hai nel cuore, ma è entrato nella tua vita dalla porta, un figlio è parte di noi ed è uscito dal nostro cuore.
Scusami come sempre ho raccontato, ma ormai avrai capito che io sono così, comunque fatti coraggio, nel male è andata bene. Ogni tanto rammenta al tuo "piccolo" cosa è successo a suo fratello e che non deve dimostrare niente a nessuno, la vita è troppo preziosa, ma purtroppo LORO, finchè non provano l'ebbrezza del pericolo, non sono contenti. Pensa che il mio nipotino maggiore, (12 anni) già pensa al motorino e ti giuro che ho ricominciato ad avere i capelli dritti!
Auguri per il tuo figliolo e stai tranquilla (per quel che si può)
Cara Dora, sarà retorica, ma questo è essere genitori. Noi madri siamo fatte così, certamente come dice Betta non possono vivere sotto le ali della chioccia, ma è difficile lasciarli andare, te lo dice una che, esageratamente, non li mandava da soli nemmeno dai nonni al mare. Quando hanno avuto la chiamata di leva i miei gemelli, sono stata male non sai quanto, passavo le nottate in poltrona, fra le lacrime mi davo della stupida, ma era più forte di me! Ricordo quando una moto ha investito un mio gemello, era domenica e stavo cucinando, quando mi hanno suonato il campanello per dirmi che mio figlio aveva avuto un incidente, sono scappata a piedi nudi e con il vestito lungo che solitamente porto in casa, sono corsa in auto e arrivata sul posto, sono svenuta nel vedere mio figlio per terra in attesa dell'ambulanza, solitamente davanti alle avversità mi sento abbastanza coraggiosa, però quando si tratta dei miei figli, perdo tutte le sicurezze e sono pervasa da paure e ansie. Questo penso sia quello che succede a te, perchè noi mamme, siamo fatte in serie, apprensive fino all'eccesso, penso che per assurdo, un marito o compagno, lo hai nel cuore, ma è entrato nella tua vita dalla porta, un figlio è parte di noi ed è uscito dal nostro cuore.
Scusami come sempre ho raccontato, ma ormai avrai capito che io sono così, comunque fatti coraggio, nel male è andata bene. Ogni tanto rammenta al tuo "piccolo" cosa è successo a suo fratello e che non deve dimostrare niente a nessuno, la vita è troppo preziosa, ma purtroppo LORO, finchè non provano l'ebbrezza del pericolo, non sono contenti. Pensa che il mio nipotino maggiore, (12 anni) già pensa al motorino e ti giuro che ho ricominciato ad avere i capelli dritti!
Auguri per il tuo figliolo e stai tranquilla (per quel che si può)
mafalda
(giovedì 7 marzo 2013)
Non puoi fare niente , cara Dora.La differenza di età che c'è tra noi e loro è la stessa di quando li abbiamo messi al mondo :loro sono cresciuti nel corpo e a noi genitori è cresciuta l'ansia .Possiamo solo sperare che l'esperienza di uno , serva agli altri due , ma è una favola che ci raccontiamo , perchè in fondo sappiamo bene che le esperienze si vivono solo sulla propria pelle .Auguri per una pronta guarigione .
Monica
(domenica 10 marzo 2013)
Non mi pronuncio, ci sono passata e ho vissuto sulla mia pelle la telefonata al lavoro, per fortuna che non l'ha più voluta dopo. Figli piccoli pensieri piccoli, figli grandi pensieri grandi.
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